Mobbing, violenza psicologica sul posto di lavoro... e altri mali
Ho fatto centinaia di colloqui a centinaia di persone e ho contato migliaia di lacrime versate da donne e uomini di diverse età, prostrati dal lavoro, da una cosa che, idealmente, dovrebbe sostenere e, ancor più, gratificare. Mi sono trovato a cercare parole nel fondo delle tasche per consolare signori con diversi anni sulle spalle, più dei miei, con l’amara percezione di un mondo capovolto in cui è il giovane che deve proteggere l’adulto. Poi ovviamente, e senza che sia poca cosa, vi era la sofferenza della “generazione juniores” che si affaccia sull’agognato mondo del lavoro e, sporto il capo, prende uno schiaffo. Ora, in tutta questa sofferenza occorre precisare un’ovvietà: il dolore non può essere la risposta definitiva.